Cancellieri:”Giustizia civile tema primario per governo”
Il ministro ha precisato che il decreto legge approvato sabato scorso e’ la testimonianza del forte impegno. Per il presidente del Senato Grasso e’ necessario costituire un ufficio del giudice e rafforzare le strutture amministrative
ROMA:”C’e’ l’esigenza di contare su risorse finanziarie e umane adeguate a sostenere e accompagnare lo sforzo di riforma del sistema della giustizia civile. Mi auguro che il Mef, dopo aver contribuito allo studio dell’Ocse, possa fornire un contributo efficace al miglioramento della spesa”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, durante la presentazione del rapporto OCSE sull’efficienza della Giustizia in Italia. L’efficienza della Giustizia “e’ uno snodo strategico per il rilancio della crescita”. “E’ essenziale – ha aggiunto – in particolare per il ministero della Giustizia ascoltare i suggerimenti” provenienti da organismi internazionali “e compiere analisi comparative con altri paesi” per arrivare a “sistemi di governance piu’ efficienti e ad esiti piu’ razionali e sostenibili”. Tuttavia, ha aggiunto il Guardasigilli, dobbiamo anche essere capaci di comunicare quanto stiamo facendo. L’agenda del governo testimonia la grande attenzione ai suggerimenti che ci vengono dagli organismi internazionali”.
“Le criticita’ che affliggono il nostro sistema giudiziario sono ben note. Ormai da molti anni l’Italia detiene il triste primato della durata dei procedimenti civili: i tempi del primo grado di giudizio e quelli per la definizione delle controversie nei tre gradi sono quasi il doppio rispetto alla media dei Paesi Ocse”. Lo ha detto il presidente del Senato, Piero Grasso alla presentazione del rapporto Ocse sull’efficenza della giustizia italiana. “La giustizia e’ poi ulteriormente rallentata dal contenzioso civile arretrato, con circa quattro milioni di pendenze nei vari gradi di giudizio. Dobbiamo affrontare con urgenza questa situazione perche’ la lunghezza dei tempi di risoluzione delle controversie non serva da scudo per comportamenti opportunistici e disonesti”, aggiunge. “Non e’ accettabile che i processi siano percepiti come un girone dantesco e che sia ‘fammi causa’ la minaccia piu’ frequente e piu’ efficace per opporsi alle rivendicazioni dei diritti”, conclude il presidente del Senato.
venerdì, 21 giugno 2013
Leave A Comment